83 anni di vita, ricordi e sorrisi
Sei nato il 2 aprile 1942 a Santa Croce, Padova. Da tuo papà Pietro hai preso la passione per il lavoro fatto bene, da mamma Angela quel tuo modo gentile di trattare tutti.
Ogni volta che racconti dei tuoi anni come macchinista o delle avventire a La Spezia, nei tuoi occhi vedo lo stesso entusiasmo di sempre. Ti si illumina lo sguardo, e capisco quanto ami condividere queste storie.
"Conoscere la storia ci aiuta a capire le nostre radici e a guardare meglio al futuro."
— Parole che mi ripeti sempre
Ti ricordi, Nonno, quando ci siamo persi cercando il Museo di Pergamo? Invece di preoccuparti hai detto: "Jacopo, perdersi è il bello dei viaggi!" E ci siamo messi a girare per strade a caso.
Mentre camminavamo, mi hai raccontato storie di quando eri giovane che non avevo mai sentito. Quei momenti "persi" sono diventati i più preziosi di tutto il viaggio.
"L'importante non è dove vai, ma con chi ci vai."
La sera, in quel piccolo ristorante all'angolo, mentre mangiavamo, abbiamo parlato del Muro e di quanto è importante abbattere le barriere tra le persone. Mi hai fatto vedere Berlino con occhi diversi.
È stato più di un semplice viaggio: è stato un momento speciale tra nonno e nipote che non dimenticherò mai.
Adoro come ti si illuminano gli occhi quando siamo tutti a tavola. I pranzi in famiglia sono speciali grazie a te. Mi hai insegnato che non servono occasioni importanti per stare insieme e godersi il momento.
E poi c'è sempre la tua battuta sul millefoglie: "Buonissimo, ma perché non inventano un modo più facile per tagliarlo?" - ci fa ridere ogni volta. Sono le piccole cose che ti rendono speciale, Nonno.
Le estati al mare con te e la nonna sono ricordi che custodisco con affetto. Mi hai insegnato a nuotare, a riconoscere le conchiglie e a costruire castelli di sabbia.
E quante passeggiate sul lungo mare!
Tu e la Nonna, 1968
Marco, 1971
Claudio, 1975
Jacopo, 2008
Diletta, 2009
Giochi d'acqua
Il vostro anniversario
Da te ho imparato che conta più prendersi cura degli altri che pensare a se stessi. Lo fai in modo così naturale che sembra semplice. Spero di riuscire a essere come te.
La vita è fatta di piccoli e grandi momenti. Ecco alcuni pezzi della tua storia, Nonno.
Vieni al mondo a Santa Croce, Padova, in un'Italia che sta vivendo la guerra.
Tu e la Nonna vi sposate, iniziando una storia d'amore che dura ancora oggi.
Inizi il lavoro che amerai per quasi trent'anni e che ti porterà in giro per l'Italia.
Diventi papà per la prima volta con la nascita del tuo primo figlio.
La famiglia si allarga con l'arrivo del secondo figlio.
Il primo giorno dell'anno diventi nonno per la prima volta.
Il giorno più lungo dell'anno arriva la tua nipotina.
Il nostro viaggio insieme nella capitale tedesca, un momento che ci ha unito ancora di più.
Ogni foto racconta una storia, un pezzo della tua vita: con la famiglia, gli amici, nei tuoi posti preferiti.
Per te, Nonno, Padova non è solo una città sulla cartina. È la storia della tua vita. Ogni angolo, ogni piazza, ogni monumento ti ricorda qualcosa di speciale.
Non ti stanchi mai di guardare gli affreschi di Giotto e di raccontarmi le loro storie.
La Basilica di Sant'Antonio, dove ti piace fermarti e stare un po' in silenzio.
La tua passeggiata preferita del weekend, con le statue e i giardini.
Il Palazzo della Ragione, dove mi racconti sempre storie del mercato di una volta.
Il quartiere dove sei nato, che mi fai sempre vedere con un po' di nostalgia.
Dove mi hai insegnato a riconoscere le vecchie botteghe e dove facevamo merenda insieme.
Mi hai fatto morire dal ridere la prima volta che mi hai raccontato delle statue del Prato: "Questa sente che piove, quest'altra risponde, la terza controlla se piove davvero..." Avevo solo sei anni e ridevo così tanto che mi faceva male la pancia! Ormai è diventata la nostra storiella segreta, e ogni volta che passiamo di lì, mi fai l'occhiolino e sorridiamo complici.
Ogni volta che mi porti a vedere Padova, partiamo sempre da Santa Croce, dove sei nato. Mi piace guardarti mentre camminiamo lì - diventi quasi un bambino, con gli occhi che brillano. Non è solo un giro turistico, è un viaggio nel tempo, un modo per conoscere te e la tua storia attraverso le strade della città.
Sono orgoglioso di come ti dedichi all'associazione anziani. Organizzi gite, conferenze e attività per tutti. Mi hanno raccontato che hai portato idee nuove che nessuno aveva mai pensato prima.
Mi colpisce sempre vedere come sei capace di far sentire tutti a proprio agio, di creare un ambiente dove nessuno si sente escluso. Hai dimostrato che invecchiare può essere un'avventura bellissima, fatta di nuove scoperte e amicizie.